Radiatori, riscaldamento a pavimento o entrambi? Questa decisione si rivela di particolare importanza nel futuro utilizzo della vostra casa. Il sitesma di riscaldamento può condizionare in modo importante la libertà nella scelta dell'arredamento. La nuova tendenza di costruire case con ambienti luminosi, grandi vetrate e la sempre crescente esigenza di benessere ambientale fanno di un moderno sistema di riscaldamento a pavimento la scelta ottimale e libera da vincoli nella realizzazione dell'arredamento.
Nelle moderne abitazioni ci si orienta sempre più spesso verso soluzioni impiantistiche che comprendano sia zone riscaldate a pavimento, parete o controsoffitto che zone riscaldate a radiatori secondo le esigenze e gli utilizzi.
In passato l'installazione di due sistemi comportava costi molto elevati in quanto nella maggior parte dei casi erano necessarie temperature di mandata a due impianti.
Gli impianti più moderni, però, permettono di funzionare sia radiatori che pannelli radianti con la stessa temperatura di mandata, senza superare le temperature superficiali del pavimento consentite dalla normativa in vigore (EN 1264). tutti i costi fino ad ora indispensabili per la combinazione di due tipi di riscaldamento sono azzerati. Andiamo a scoprire le informazioni necessarie per realizzare questo tipo di impianto in modo che si adatti perfettamente alle vostre esigenze e ai vostri desideri:
- tipo di edificio (residenziale, terziario...)
- planimetria
- progetto dettagliato (completo di sezioni ecc...)
- Struttura delle pareti (materiali, spessori, valore K)
- Temperatura richiesta per i singoli ambienti
- tipo di pavimento
- Posizione del collettore
- posizione dei termostati ambiente
Queste informazioni sono indispensabili per stabilire il fabbisogno energetico dell'immobile sulla base della normativa vigente DIN-EN 12831.
In base al fabbisogno termico si dimensionano poi i circuiti per ogni singolo ambiente e si calcola il relativo bilanciamento idraulico.
Il programma di calcolo, oltre a fornire le lunghezze dei tubi la quantità di piastre sistema occorrente e tutti gli altri componenti come collettori, raccordi e nastro perimetrale ecc... indica anche le portate e le perdite del carico del sistema.
L’arrivo della stagione fredda ripropone, come ogni anno, il tema connesso all’utilizzo e manutenzione degli impianti a gas per il riscaldamento; oltre alle possibilità di risparmio legate ad una riduzione del consumo di energia, il corretto utilizzo di questi impianti si intreccia a questioni delicate come sicurezza ed efficienza energetica. In considerazione delle problematiche elencate, Assotermica (Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici) ha stilato alcune pratiche linee guida.
Innanzitutto è bene che gli utenti effettuino controlli per l’efficienza energetica, per evitare sprechi nei consumi di energia.
Le cadenze temporali per i controlli sono indicate nell’allegato A del DPR 74/2013 - per gli impianti alimentati a gas, metano o GPL ogni 4 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni 2 anni se di potenze superiori, per gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido, ogni 2 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni anno se di potenze superiori, per gli impianti con macchine frigorifere a pompa di calore, ogni 2 o 4 anni a seconda della tipologia e della potenza dell’apparecchio – E’ importante che i responsabili dell’impianto si rivolgano ad un tecnico abilitato all’effettuazione di simili controlli.
Al termine delle operazioni, il tecnico stesso deve infatti rilasciare al responsabile dell’impianto un rapporto di controllo di efficienza energetica (da doversi custodire insieme al libretto) che sarà oggetto di valutazione nell’ambito delle ispezioni operate dalle Autorità competenti.
Sin qui gli accorgimenti per quel che concerne l’efficienza energetica; per quanto riguarda la questione connessa alla sicurezza dell’impianto è invece bene rispettare le scadenze temporali riportate nelle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione fornite dall’impresa installatrice. Il medesimo documento elenca anche il tipo di operazioni da doversi effettuare.
Anche in questo caso vale lo stesso discorso fatto in precedenza a proposito di chi deve operare i controlli; nello specifico l’utente è chiamato a rispettare quanto previsto dal decreto ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37, rivolgendosi a ditte specializzate ed abilitate ai sensi del decreto stesso.
come curare sicurezza ed efficienza energetica degli impianti di riscaldamento
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